giovedì 12 luglio 2018

IDROVOLANTE AUSTRIACO SUI CIELI DI SANT'ILARIO D'ENZA

Vittorio Pederzoli
Sindaco di Sant'Ilario d'Enza1914-1920
Il 12 luglio 1916 “Il Giornale di Reggio” pubblicava in un trafiletto in terza pagina la seguente notizia:

Un idrovolante Austriaco su S. Ilario

Verso le ore 10 di ieri mattina venne segnalato, al disopra di Sant’Ilario, un idrovolante subito riconosciuto di nazionalità Austriaca.
Il velivolo proveniva da Parma, sulla quale città pare si era soffermato per qualche tempo lasciando capire che esso ispezionava la località attorno. A Parma infatti vennero date le segnalazioni d’allarme e, a quanto ci riferiscono, parecchi negozi per ragioni prudenziali vennero chiusi.
L’areoplano dopo avere volteggiato parecchie volte sulla vicina città, entrò in Provincia nostra spingendosi, come abbiamo detto fino sopra Sant’Ilario.
Qui prese la linea dell’Enza e scomparve in lontananza notato da molti Comuni di quella zona.
L’idrovolante pare provenisse da Spezia, o abbia scavalcato l’Appennino dirigendosi poi lungo la linea dell’Enza verso l’Adriatico.

L’Italia in quell’estate era da oltre un anno impegnata nella Grande Guerra e la popolazione era certamente spaventata; gli uomini erano in guerra ed erano le donne a portare avanti la casa ed i lavori nei campi.
Il Comune di Sant’Ilario d'Enza, negli anni della Grande Guerra era amministrato da una giunta cattolico-liberale, guidata dal Sindaco Vittorio Pederzoli.
Il Comitato Pro famiglie dei richiamati, presieduto dal Sindaco, cercava di dare un contributo per alleviare le sofferenze e i cittadini con maggiori possibilità, si univano nelle sottoscrizioni.
Il velivolo di nazionalità austriaca, in questo delicato contesto, assumeva una connotazione di ulteriore preoccupazione e rileggere oggi questa notizia, fa riflettere su come la popolazione potesse reagire nel vedere questo aereo sorvolare le proprie abitazioni.
Per giorni la notizia sarà certamente rimasta sulla bocca di tutti e le supposizioni si saranno rincorse. Erano i giorni in cui si destava quella fratellanza, che il 4 novembre 1918 festeggiava l'agognata Vittoria e la ritrovata pace. 


Note:
"Il Giornale di Reggio"  12 luglio 1916, consultato in Biblioteca Panizzi a Reggio nell'Emilia.

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