lunedì 29 luglio 2013

AREA EX SAN LAZZARO, OLTRE L'ABBANDONO E L'INCURIA.

Padiglione Esquirol - ex Casino di caccia Trivelli
L’area dell’ex San Lazzaro all’altezza tra la via Emilia e via Doberdò è sempre più lasciata in stato di totale incuria e riversa in uno stato allucinante e pericoloso. Le piante cresciute davanti alla facciata della struttura principale, ormai riversano sulla carreggiata della via Emilia; la stessa struttura è sempre più lasciata all’incuria, in uno stato di degrado spaventoso. Lo “spettacolo” offerto non è certamente degno della nostra città.

FLI ha più volte sollevato il problema e richiesto una rapida soluzione per l’area in questione, che ne riporti l’utilizzo all’interno della realizzazione di quel Campus universitario, troppe volte annunciato ma mai pienamente realizzato nell’ex San Lazzaro. L’area in questione risulta aperta al pubblico con passaggio pedonale segnalato ed è stata più volte oggetto di frequentazioni di tossicodipendenti e vagabondi. Nelle ore notturne la mancanza di sorveglianza rende la struttura zona ad alto rischio.

Edificio I Bagni
L’Amministrazione di Reggio Emilia tace e non interviene, se non per circondare l’area con le reti arancioni classiche dei cantieri e delle zone a pericolo di crollo. Quanto ancora bisognerà aspettare per vedere sistemato questo scempio a cielo aperto? FLI richiede un intervento immediato affinché partano lavori di recupero e messa in sicurezza delle strutture interessate e che le stese rientrino nella fattiva realizzazione di un moderno Campus universitario di stile anglosassone, con alloggi per gli studenti, strutture sportive, biblioteche, centro congressi.

La posizione di assoluto rispetto dell’Università di Modena e Reggio tra gli atenei medi è un risultato certamente importante, ma che non può distogliere l’attenzione dal tanto lavoro ancora da fare affinché sia operativa una moderna struttura universitaria, punto di riferimento non tanto regionale ma bensì nazionale. La realizzazione di un vero e proprio Campus Universitario sarebbe una vetrina importante per Reggio Emilia e aprirebbe le porte della nostra città all’Europa. 

domenica 14 luglio 2013

FIRENZE, ASSEMBLEA NAZIONALE FLI - VERSO LA DESTRA UNITARIA

Panoramica sala - Assemblea Nazionale FLI - Firenze
Il 12 luglio 2013, all’Assemblea Nazionale di FLI, tenutasi a Firenze, presso l'Hotel Baglioni è chiaramente emersa la necessita di avviare un percorso costituente insieme alle altre forze politiche di destra. Nei prossimi tempi e in determinate fasi saranno poste in essere le basi per la riunificazione di un soggetto unitario.

L’intervento di Roberto Menia, Coordinatore Nazionale di FLI ha chiaramente espresso l’intenzione di una ri-aggregazione della destra italiana in vista delle europee del prossimo anno.

Ospite dell’Assemblea, il Sen. Totaro (FdI) ha espresso parimenti la necessità di una ricomposizione della destra italiana.

Interessante intervento del sondaggista Piepoli che ha evidenziato con dati precisi dal 1948 ad oggi, la sostanziale tendenza dell’Italia ad essere un paese a maggioranza di centro-destra.

Presente all'Assemblea, il reggiano Fabio Pederzoli, responsabile provinciale FLI Reggio Emilia.

L'intervento di Pederzoli (FLI): 

"L'incarico organizzativo assunto dal Coordinatore Nazionale di FLI, Roberto Menia di ricomporre una destra unitaria è un segnale importante e positivo. FLI darà il suo contributo affinché si possa raggiungere nei prossimi mesi ad una ricomposizione fattiva della destra italiana. L'obiettivo sarà quello di ricomporre una destra unitaria che sia nazionale, liberale e sociale. Plurale e protagonista. Una destra europea. Una destra che dia voce alle reali esigenze e alle reali aspettative e che ponga in essere un programma definito per superare questa drammatica crisi"



martedì 19 febbraio 2013

PADIGLIONE ESQUIROL, DEGRADO SPAVENTOSO NEL CUORE DI REGGIO

Area ex San Lazzaro
FLI interviene sugli scivoloni dell'Amministrazione Comunale di Reggio Emila: dai parcheggi a pagamento, al tira e molla sul Bando per il Parco ex Dogana e al mancato intervento di sgombero di AQ16.

FLI tiene a sottolineare che il Comune, mentre si occupa di "tassare" i cittadini ed i visitatori di Reggio Emilia con parcheggi a pagamento iniqui senza offrire valide alternative di trasporto pubblico, mentre non abbandona definitivamente l'intenzione di rovinare un'area verde come il Parco nell'area ex Dogana e non fa niente per liberare la struttura occupata da AQ16: il degrado nell'area ex san Lazzaro all'altezza fra via Emilia all'Ospizio e via Doberdò è ad un livello allucinante.

L'Amministrazione di Reggio Emilia che si voleva occupare di riqualificare i Musei Civici con i contestati (giustamente!) funghi di Rota non fa nulla per mettere in sicurezza l'area ex San Lazzaro in questione; un degrado spaventoso nel cuore della città.

Ad un anno dalla fine della seconda consigliatura di Delrio, il bilancio politico amministrativo è sotto gli occhi di tutti; Reggio Emilia sta seriamente rischiando di diventare una realtà marginale nel contesto economico ed una città sempre più sotto il peso dell'incuria e dell'abbandono.
Tommaso Lombardini - Fabio Pederzoli
Futuro e Libertà per l'Italia

domenica 17 febbraio 2013

PROVINCIA DI REGGIO EMILIA DA 45 AD 8 COMUNI

FLI in ordine di riassetto degli Enti Locali ritiene auspicabile che la provincia di Reggio Emilia passi da 45 comuni ad 8.

Di seguito una proposta di riassetto territoriale in base alle peculiarità del territorio reggiano (in grassetto l’indicazione geografica) :
Provincia Reggio Emilia ad 8 Comuni

- Bassa Reggiana (Guastalla, Brescello, Poviglio, Boretto, Gualtieri, Luzzara, Reggiolo e Rolo)

- Territorio nord-est (Correggio, San Martino in Rio, Rio Saliceto, Fabbrico, Campagnola Emilia, Novellara)

- Territorio nord-ovest (Castelnovo di Sotto, Gattatico, Campegine, Cadelbosco di Sopra)

- Reggio Emilia estesa con Cavriago e Bagnolo in Piano

- Territorio matildico – Val d’Enza (Canossa, Sant’Ilario d’Enza, Montecchio Emilia, Bibbiano, San Polo d’Enza, Quattro Castella, Vezzano sul Crostolo e Casina)

- Comprensorio ceramico-Val Tresinaro-Secchia (Scandiano, Casalgrande, Rubiera, Castellarano, Viano, Baiso ed Albinea)

- Montagna ovest – Valle dei Cavalieri (Ramiseto, Vetto, Busana e Collagna)

- Montagna est (Castelnovo né Monti, Carpineti, Toano, Villa Minozzo e Ligonchio)

Una riduzione da 45 comuni ad 8 sarebbe un passo concreto verso quella spending review necessaria per una corretta razionalizzazione delle risorse da tutti giustamente richiesta, ma nei fatti disattesa. Una riduzione in questa misura abbatterebbe i costi della politica, a tutto vantaggio della destinazione corretta delle risorse disponibili. Nel momento in cui si decide di tagliare spese ed accorpare comuni, occorre essere animati da un'autentica spinta riformista e da coraggio: soluzioni intermedie rischiano di non essere sufficienti, specie se pensate su tutto il territorio nazionale. FLI ha sempre posto l'accento sulla riduzione degli Enti Locali ed ha più volte avanzato e proposto l'intendimento di una riorganizzazione che tenga conto delle peculiarità storico-culturali-economico del territorio reggiano.

lunedì 11 febbraio 2013

RECUPERO DELLA "PICCOLA VERSAILLES" DI REGGIO EMILIA


Palazzo Ducale di Rivalta

L’Amministrazione di Reggio Emilia dai tanti progetti trionfalistici, che un giorno danno la città “capitale dei concerti musicali” e quello successivo  la trasformano “capitale dell’arte contemporanea” inaugurando una qualche scultura, si dimentica del suo territorio e delle cose realmente importanti.
La Reggia di Rivalta riversa in uno stato del tutto inaccettabile, figlia della totale indifferenza delle amministrazioni reggiane che si sono succedute. La “piccola Versailles” privata della sua centralità e della sua importanza sembra un peso per la sinistra reggiana e riversa in uno stato di pressoché totale incuria. Il suo recupero viene ritardato di anno in anno e i lavori di restauro procedono a rilento.
FLI ha invitato di recente l’Amministrazione a destinare parte della Reggia alle Associazioni Combattistiche e d’Arma (abbandonando l’assurdo progetto di destinazione delle stesse nel parco ex Dogana) e parte all’Università di Modena e Reggio in qualità di sede di rappresentanza,  per simboleggiare l’unione delle due città sotto i Duchi d’Este.
Parco
Palazzo Ducale di Rivalta
Il parco della Reggia di un tempo sembra solo un “fantasma” del quale non si avverte nemmeno più la presenza, ormai vago ricordo di un fasto passato, vilipeso da un atteggiamento ultrasecolare di totale disinteresse. Un progetto ambizioso, ma certamente di prestigio dovrebbe comprendere anche il rifacimento totale dei giardini in stile classico, sulla falsariga delle stampe d’epoca. Il lavoro di realizzazione di un giardino in stile classico comporterebbe uno sforzo ambizioso ma dal fascino unico. Reggio Emilia ri-acquisterebbe un pezzo importante della sua storia.
FLI invita l’Amministrazione di Reggio Emilia ad archiviare definitivamente i progetti faraonici di riqualificazione dei musei, con annessi “funghi” e di destinare i fondi relativi ad una seria e soprattutto completa riqualificazione dell’area della Reggia di Rivalta.
Il recupero di quanto resta della Reggia porterebbe giovamento al turismo di settore, con conseguente valorizzazione del comparto economico; fattore che il PD sottovaluta sistematicamente.

domenica 10 febbraio 2013

AREA EX SAN LAZZARO, DEGRADO ED INCURIA

Padiglione Esquirol - ex Casino di caccia Trivelli
L’area ex San Lazzaro - altezza via Emilia all’Ospizio-via Doberdò - riversa in uno stato allucinante, pericoloso e fatiscente. Transitando su via Doberdò si possono vedere i segni dell’abbandono e della totale incuria. FLI invita l’Amministrazione comunale ad intervenire immediatamente per mettere in sicurezza l’area indicata senza perdere tempo e senza nascondersi dietro progetti di recupero e di riqualificazione in divenire. Lo stato dell’arte nella zona indicata sono anni che si presenta così e l’Amministrazione non può far finta di niente e ne tantomeno nascondersi dietro all’infinita progettualità e a chissà quali impedimenti. FLI chiede un impegno di lungimiranza all’Amministrazione che porti l’intera area ex San Lazzaro a divenire un moderno Campus Universitario di stile anglosassone. Reggio Emilia acquisterebbe prestigio internazionale ed offrirebbe un servizio unico nel panorama italiano per livello qualitativo e di prestigio. La giunta Delrio ad un anno dalla fine del mandato non ha fatto nulla per mettere in sicurezza l’area sudddetta.

di Tommaso Lombardini – Fabio Pederzoli
Futuro e Libertà per l’Italia

sabato 9 febbraio 2013

CAMPUS SAN LAZZARO, PROGETTO IN ALTO MARE

FLI Reggio Emilia auspica che il sindaco Delrio riesca a concludere almeno un progetto dei tanti promessi, e realizzi finalmente il campus universitario del San Lazzaro.

La possibilità di realizzare un campus sulla falsa riga di quelli americani o britannici, con alloggi, campi sportivi, centri ricreativi etc., potrebbe attrarre anche molti investitori privati, con grande giovamento anche dell'università, che potrebbe contare su importanti sponsor interessati ad un ateneo di grande qualità.

Il campus dovrebbe essere messo in comunicazione con la città con una metropolitana di superficie, costruita sulla linea già esistente, che azzererebbe la distanza fra la città e l'università, favorendo in questo modo la fruibilità delle strutture universitarie anche dai cittadini reggiani.

Anziché promettere nuovi progetti (e.g., l'area concerti al Campovolo), l'amministrazione farebbe bene a completare quelli già avviati e che distano molto dalla conclusione.

di Tommaso Lombardini– Fabio Pederzoli
Futuro e Libertà per l’Italia