Palazzo Ducale di Rivalta |
La Reggia
di Rivalta è per caso un peso per l’Amministrazione Comunale di Reggio Emilia?
Non si spiega altrimenti il mancato e fattivo recupero. Le iniziative fin qui
realizzate nella Reggia sono solo un piccolo contributo, che non hanno reso
certamente quel prestigio turistico che la struttura merita.
Il
sito si presterebbe perfettamente per svariate destinazioni d’uso tra le quali
FLI aveva già avanzato proposte di utilizzo quale sede prestigiosa di
rappresentanza per l’Università di Modena e Reggio e quale sede per le
Associazioni combattistiche e d’Arma; in
alternativa si potrebbe realizzare nella struttura un prestigioso Museo che
mostri la storia del Ducato di Modena e Reggio. La realizzazione di un Museo
consentirebbe la divulgazione della nostra storia e la farebbe conoscere su
larga scala.
Vista della Palazzo dal parco |
La Reggia fu
costruita in dono a Carlotta Aglae di Borbone-Orléans, futura duchessa di Modena
e Reggio, moglie dell’allora principe ereditario e futuro Francesco III d’Este,
nella prima metà del ‘700. La “Villa Ducale” dal 1796 subì il lento ed
inesorabile decadimento che la vide prima spogliata degli arredi e poi
smantellata ed abbattuta nel corpo principale, fino a renderla un vero e
proprio rudere. I giardini che un tempo dominavano la “piccola Versailles” sono
solo un lontanissimo ed invisibile ricordo e hanno lasciato spazio ad un
“parco” spoglio, con poche piante e qualche antiestetica panchina.
Lo spettacolo offerto è certamente desolante e rispecchia chiaramente la totale
mancanza di promozione e di tutela culturale del sito in questione.
Parco del Palazzo Ducale |
Amministrazioni attente alla valorizzazione del patrimonio storico
restaurerebbero e promuoverebbero adeguatamente le statue un tempo dislocate
nel parco della Reggia (tantissime altre furono purtroppo distrutte ed altre
ancora probabilmente disperse), che oggi sono posizionate in aree centrali
della città: la statua del Crostolo posizionata in Piazza del Duomo, quattro
statue rappresentati le stagioni nei Giardini pubblici, le due statue Panaro e
Secchia che sovrastano il ponte sul Crostolo che porta in viale Umberto I e tre
statue rinvenute nell’area ex San Lazzaro, di cui due rimaste nel Padiglione
universitario Besta ed una nel Padiglione sanitario Morel. Il recupero
della Reggia di Rivalta, del suo parco e della vasca del giardino segreto
costituirebbe un occasione importante per promuovere il turismo.
L’Amministrazione pare non avere ben chiaro quale importante strumento di
rilancio economico possa essere il turismo e quale fonte ricettiva possa
generarsi da esso in favore della promozione dei nostri prodotti tipici
agroalimentari e delle nostre attività specifiche.
Nessun commento:
Posta un commento