sabato 24 agosto 2013

RECUPERO E PROMOZIONE DELLA REGGIA DI RIVALTA

Palazzo Ducale di Rivalta
La Reggia di Rivalta è per caso un peso per l’Amministrazione Comunale di Reggio Emilia? Non si spiega altrimenti il mancato e fattivo recupero. Le iniziative fin qui realizzate nella Reggia sono solo un piccolo contributo, che non hanno reso certamente quel prestigio turistico che la struttura merita.

Il sito si presterebbe perfettamente per svariate destinazioni d’uso tra le quali FLI aveva già avanzato proposte di utilizzo quale sede prestigiosa di rappresentanza per l’Università di Modena e Reggio e quale sede per le Associazioni combattistiche e d’Arma; in alternativa si potrebbe realizzare nella struttura un prestigioso Museo che mostri la storia del Ducato di Modena e Reggio. La realizzazione di un Museo consentirebbe la divulgazione della nostra storia e la farebbe conoscere su larga scala.
Vista della Palazzo dal parco
La Reggia fu costruita in dono a Carlotta Aglae di Borbone-Orléans, futura duchessa di Modena e Reggio, moglie dell’allora principe ereditario e futuro Francesco III d’Este, nella prima metà del ‘700. La “Villa Ducale” dal 1796 subì il lento ed inesorabile decadimento che la vide prima spogliata degli arredi e poi smantellata ed abbattuta nel corpo principale, fino a renderla un vero e proprio rudere. I giardini che un tempo dominavano la “piccola Versailles” sono solo un lontanissimo ed invisibile ricordo e hanno lasciato spazio ad un “parco”  spoglio, con poche piante e qualche antiestetica panchina. Lo spettacolo offerto è certamente desolante e rispecchia chiaramente la totale mancanza di promozione e di tutela culturale del sito in questione.
Parco del Palazzo Ducale
Amministrazioni attente alla valorizzazione del patrimonio storico restaurerebbero e promuoverebbero adeguatamente le statue un tempo dislocate nel parco della Reggia (tantissime altre furono purtroppo distrutte ed altre ancora probabilmente disperse), che oggi sono posizionate in aree centrali della città: la statua del Crostolo posizionata in Piazza del Duomo, quattro statue rappresentati le stagioni nei Giardini pubblici, le due statue Panaro e Secchia che sovrastano il ponte sul Crostolo che porta in viale Umberto I e tre statue rinvenute nell’area ex San Lazzaro, di cui due rimaste nel Padiglione universitario Besta ed una nel Padiglione sanitario Morel. Il recupero della Reggia di Rivalta, del suo parco e della vasca del giardino segreto costituirebbe un occasione importante per promuovere il turismo. L’Amministrazione pare non avere ben chiaro quale importante strumento di rilancio economico possa essere il turismo e quale fonte ricettiva possa generarsi da esso in favore della promozione dei nostri prodotti tipici agroalimentari e delle nostre attività specifiche. 

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