Castello di Leguigno - panoramica |
Il
27 gennaio 1922 dalle pagine de “Il Giornale di Reggio” veniva indicato il concittadino,
Cardinale conte
Raffaele Scapinelli di Leguigno come uno dei possibili successori di
papa Benedetto XV. Una breve ed esaustiva biografia ne delineava la nobile ed autorevole
figura:
“Il Card.
Raffaele Scapinelli di Leguigno, nato per ragioni di residenza della famiglia a
Modena nel 1858 da illustre casato passò a Reggio E. ancora piccolo e nel
Seminario Urbano di questa città compì tutti i suoi studi dimostrando acume non
comune.
Finì gli
studi a 18 anni, insegno diritto canonico nello stesso seminario due anni.
Ordinato
sacerdote passò a Roma, dove nell’accademia dei nobili ecclesiastici compì i
suoi studi di diplomazia ecclesiastica. In detta accademia fu anche, più tardi,
professore di stile diplomatico. Fu addetto alle nunziature del Portogallo e
Olanda. Richiamato a Roma venne occupato nella Segreteria di Stato e vi stette
per molti anni, conoscitore profondo di tutte le questioni ecclesiastico civili
fu nominato Sostituto della Congregazione degli ecclesiastici straordinari. Già
prima era stato creato cameriere segreto partecipante da S.S. Leone XIII,
carica che tenne per parecchi anni anche durante il pontificato di Pio X e
canonico di S. Pietro in Vaticano. Pio X lo costrinse con vive preghiere ad
andare a Vienna come nunzio apostolico; qui prese viva parte al grandioso
congresso eucaristico – Vendette il vecchio palazzo della nunziatura e fabbricò
la nuova splendida sede del nunzio – Si trovò fino al 1916 in mezzo a tutte le
difficoltà dello stato di guerra in cui si trovava l’Austria. In mezzo a mille
ostacoli riuscì a coadiuvare l’opera benefica di Benedetto XV e la storia
dimostrerà (contrariamente a quanto si affermava da certi settari e male
informati) quanto egli abbia fatto per l’Italia e gli italiani. Benedetto XV lo
premiò con la porpora. Rientrato in Curia fu chiamato ben presto a prender
parte alle più importanti congregazioni ecclesiastiche; ascoltatissimo in ogni
ramo ma soprattutto nelle questioni diplomatiche e delle chiese orientali.
Temperamento
di nobilissimo sentire, alquanto timido, schivo all’eccesso degli onori, nemico
di ogni favoritismo e d’ogni eccesso, equilibratissimo, devotissimo della S.
Sede, di vita più che modesta, di pietà profonda, passa in Curia per un
cardinale santo”.
Castello di Leguigno - facciata |
Raffaele
Scapinelli di Leguicno fu certamente tra
coloro che hanno dato lustro e prestigio alla nostra città. Una di quelle
figure autorevoli che seppero trasportare i più alti valori del XIX secolo.
Sempre da "Il Giornale di Reggio" di qualche anno prima - 10 dicembre
1915:
“S.E. il
Cardinale Raffaele Scapinelli di Leguigno
La sera stessa (6 dicembre 1915 nda) del
Concistoro è partita per Vienna la Guardia Nobile Goyeneche, destinata a
portare, insieme allo Zucchetto, la notizia della elevazione alla Porpora del
nostro illustre Concittadino. Nei quattro anni in cui ha rappresentato la Santa
Sede presso la Monarchia Austro-Ungarica, S.E. Mons. Scapinelli ha dato novelle
prove di tatto e acume diplomatico, tanto più rilevanti nel turbinoso periodo
politico che ancora dura in Europa. Benedetto XV coronò la missione del suo
Rappresentante elevandolo al Cardinalato e ponendolo in grado così di rendere
nuovi e preziosi servigi alla Chiesa”.
Castello di Leguigno - mura |
Raffaele
Scapinelli di Leguicno – nato a Modena il 25 aprile 1858 – ordinato presbiterio nel
1881 – nominato arcivescovo il 30 gennaio 1912 dal cardinale Rafael Merry del Val y Zulueta – creato cardinale il 6 dicembre 1915 da
papa Benedetto XV. Tra gli incarichi ricoperti: Nunzio apostolico in Austria,
Arcivescovo titolare di Ladocea di Siria, Pro-nunzio apostolico in Austria,
Cardinale presbiterio di San Girolamo dei Croati, Prefetto della Congregazione
per i Religiosi, Camerlengo del Collegio Cardinalizio e Datario della Dataria
Apostolica. Morì a Forte dei Marmi il 16 settembre 1933 e venne sepolto in Roma
al Verano.
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