Grazer Volksblatt 8 dicembre 1914 |
Il
3 dicembre 1914 moriva a Vienna il Conte Scipione
Scapinelli di Leguigno, Patrizio di Modena, Patrizio di Reggio, feldmaresciallo dell'Esercito austro-ungarico, fedele fino all’ultimo alla linea
ducale degli Austria-Este.
articolo Grazer Volksblatt 8 dicembre 1914 |
Scipione Scapinelli nacque a Reggio Emilia il 21 dicembre 1837; membro della Nobile Famiglia Scapinelli, conti di Leguigno. Figlio del conte Antonio Scapinelli, podestà di Brescello, cavaliere e gran ciamberlano alla corte austro-estense e della N.D. Anna Bonini. Il Conte Scipione seguirà in esilio il Duca Francesco V d'Austria-Este, dopo l’annessione degli Stati Estensi al nascente Regno d’Italia; si sposerà a Vienna in primi voti, il 23 febbraio 1873, con Aloisia Maria Franziska Kallmus e rimasto vedovo nel 1880, si risposerà in secondi voti, l’8 giugno 1886 a Teplitz-Schoenau, con la Baronessa Maria Anna Scherpon von Kronenstern. Dalla prima moglie ebbe quella discendenza che genererà il ramo austriaco della nobile famiglia Scapinelli di Leguigno.
Fremden-Blatt 4 dicembre 1914 |
Scipione Scapinelli di Leguigno, arrivò a ricoprire il grado di feldmaresciallo dell’esercito asburgico e
resterà fedele e alla corte della Casa Imperiale degli Asburgo fino alla fine.
articolo Fremden-Blatt 4 dicembre 1914 |
Le onorificenze ricevute dal nobile reggiano, saranno numerose e di prestigio: Cavaliere dell’Ordine Imperiale di Leopoldo (Impero Asburgico), Titolare di Croce al Merito Militare dell’Impero Asburgico, Comandante dell’Ordine del Merito Militare Toscano (Granducato di Toscana), Cavaliere dell’Ordine di San Giuseppe (Granducato di Toscana), Comandante del Reale Ordine Francesco I (Regno delle Due Sicilie), Cavaliere dell’Ordine al Merito di Baviera (Regno di Baviera), Cavaliere di seconda classe dell’Ordine al Merito di San Michele (Regno di Baviera) e Comandante dell’Ordine Equestre Pontificio di San Gregorio Magno (Santa Sede). Il nascente stato del Regno d’Italia, vittorioso nell’annessione degli stati pre-unitari, non riuscì a piegare l’orgoglio e la fedeltà al Duca, né della Brigata Estense, né di quei Nobili, come Scipione Scapinelli, che preferirono ripartire e mettersi in gioco, nel nuovo contesto austriaco, piuttosto di prestare giuramento ai sentimenti risorgimentali.
Il settimanale Azione
Cattolica il 18 dicembre 1914 né ricordò l’autorevole figura:
“In morte del Conte
Scipione Scapinelli. Demmo nello scorso numero il triste annunzio della morte
dell’Ecc.mo Conte Scipione Scapinelli, già Ciamberlano dell’Imperatore e Feld
Maresciallo dell’Esercito Austro-Ungarico, ed esprimemmo le nostre vive
condoglianze al nobile nostro Concittadino Conte Pietro, fratello dell’Estinto,
e a S.E. Mons. Scapinelli, Nunzio Apostolico a Vienna, suo Nipote, e che certo
dovette sentire amaramente la morte del venerando Zio, nella cui famiglia aveva
quasi trovato un allargamento della patria lontana e della famiglia. Ora
apprendiamo che la morte dell’Illustre Gentiluomo ebbe larga eco di compianto
in tutta Vienna e nelle più alte sfere ufficiali. Al grave lutto di Monsignor
Nunzio si associarono il Santo Padre, l’Imperatore, l’Arciduca Ereditario,
molti altri arciduchi e arciduchesse con affettuosi telegrammi di condoglianza.
I suoi funerali furono imponenti e vi parteciparono tre arciduchi, la più alta
aristocrazia viennese e grande folla di persone di ogni ceto. Ben degno tributo
di stima al Gentiluomo insigne, che colla morte dei giusti, confortata dai
sacramenti della Chiesa e da una speciale benedizione del Santo Padre, coronava
una vita così feconda di bene. Rinnoviamo le nostre condoglianze a tutti i
nobili parenti, mentre il nostro pensiero vola mestamente ai due figli del
Conte Scipione, che ora avranno appresa sul campo di battaglia la perdita del
Padre amatissimo, cui fu loro negato poter dare l’estremo abbraccio”.
Reichpost 8 dicembre 1914 |
Il nipote
(figlio del fratello Pietro), conte Mons. Raffaele Scapinelli di Leguigno, dapprima
nunzio apostolico a Vienna diverrà sul finire del 1915, Cardinale di Santa
Cattolica Apostolica Romana Chiesa.
Reichpost 8 dicembre 1914 |
Fin
dalla nomina alla nunziatura viennese di Mons. Raffaele, il romano pontefice
Benedetto XV avrà certamente visto una possibilità di dialogo e di poter tenere
aperta una linea diplomatica con l’Austria-Ungheria, proprio in virtù della
parentela di Raffaele Scapinelli con alti dignitari della corte asburgica. Il solenne funerale di Scipione Scapinelli alla presenza degli Arciduchi d'Austria Leopoldo Salvatore e Francesco Salvatore, del conte Anatol von Bigot de Saint-Quentin, del conte
Georg von Wallis, del conte Hugo Kálnoky von Kőröspatak, di ministri e alti ufficiali dell'esercito asburgico è
dimostrazione dell'autorevolezza e dell'influenza raggiunta dal
nobile reggiano.
Il
Risorgimento e più in generale il XIX secolo italiano, fu certamente il periodo
storico di quegli alti valori che portarono alla tanto agognata Unità
Nazionale, tuttavia, inevitabilmente (purtroppo) cancellò molto (troppo) delle
stagioni precedenti, legate agli stati di antico regime. Il Ducato di Modena e
Reggio esisteva dal 1598 e se si considera anche Ferrara, allora si deve
ritornare indietro di altri duecento anni; un periodo così lungo, ha certamente
offerto un lascito storico, culturale ed architettonico, che non si può certo
liquidare in quelle poche righe di molti libri di testo scolastici ed
accademici.
Il
legame indissolubile di un territorio è composto dalla tradizione e da come
questa, declinata al presente, possa ancora insegnare e tramandare qualcosa
alle future generazioni.
Parlare
oggi del conte Scipione Scapinelli di Leguigno e della Brigata Estense
significa anche comprendere meglio da dove veniamo e forse anche capire dove in
futuro andremo.
Negli
alti valori che contraddistinsero i Padri della Patria e gli eroi
risorgimentali, troveremo sempre i rispettivi contraltari, che difesero
parimenti, altrettanto degnamente e con altrettante solide virtù, forti e
solidi ideali... Scipione Scapinelli di Leguigno fu uno di questi…
Fonti:
1) Azione Cattolica – 11
dicembre 1914 (settimanale) - sez. Conservazione Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia
2) Azione Cattolica – 18 dicembre
1914 (settimanale) - sez. Conservazione Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia
3) Fremden-Blatt – 4 dicembre
1914 (giornale austriaco) *
4) Grazer Volksblatt – 8
dicembre 1914 (giornale austriaco) *
5) Reichpost – 8 dicembre 1914
(giornale austriaco) *
5) Annuario della Nobiltà
Italiana – Andrea Borella. Anno 2014
* Sito Österreichische
Nationalbibliothek: http://anno.onb.ac.at